domenica 25 marzo 2012

FESTA DELL'ANNUNZIATA


Quest’anno per la coincidenza con la V Domenica di Quaresima la solennità dell’Annunciazione del Signore è stata trasferita al lunedì 26 marzo. Tra la seconda metà dell’800 ed i primi del ‘900 si celebrava nel centro storico di Ceglie Messapica una grande festa, venivano portati in processione il simulacro settecentesco della Vergine insieme a quello dell’Arcangelo Gabriele; a quelli fu aggiunta negli anni venti del ‘900 la stata di San Giuseppe, del maestro cartapestaio Caretta. Purtroppo, a causa dei torbidi che sempre capitavano dopo la processione [delle volte anche omicidi], essa fu definitivamente soppressa dal Vescovo di Oria con buona pace del Capitolo Cegliese, che mal digeriva questa festa, perché organizzata da alcuni protettori di prostitute.
Gli “Amici del Borgo Antico” si sono industriati, in questi ultimi anni, di ravvivarne il ricordo, che a dire il vero mai si è sopito, poiché ininterrottamente il 25 marzo la chiesetta rimane aperta ed è visitata da molti fedeli e viene anche celebrata una Santa Messa.
Erroneamente il De Giorgi, seguito poi da Padre Coco, pensava che il piccolo tempio fosse l’antica chiesa matrice della Città. Da alcuni documenti conservati nell’Archivio Diocesano di Oria e da altri da me rintracciati nell’Archivio Segreto Vaticano, si scopre che la chiesetta dell’Annunziata era grancia (chiesa dipendente) di un antichissimo monastero, sito presso la grotta di San Michele, nella Contrada Sant’Angelo, sulla provinciale che porta a Francavilla Fontana. Esso era posseduto dai monaci calogeri o basiliani, che a loro volta dipendevano dalla famosa Abbazia di San Nicola di Casole, nei pressi di Otranto.
Dalla visita pastorale di Mons. Alessandro M. Kalefati (Vescovo di Oria dal 1781 al 1794) fatta a Ceglie Messapica nell’ottobre 1783, si ricava la notizia dell’esistenza di questo monastero basiliano. Il documento recita:

«È stata visitata la chiesetta sotto il titolo dell’Annunciazione della Madre di Dio, Vergine Maria. Da quello che mi è stato riferito, questa chiesetta anticamente apparteneva come grancia all’Abbazia di Sant’Angelo dei Greci, da cui dipendeva. Tale Abbazia distava un miglio e più dalla città di Ceglie. Purtroppo oggi si possono trovare i suoi ruderi scavando in un podere, dove esiste una grotta sotterranea, in cui si possono ammirare le concrezioni calcaree, che assumono l’aspetto di colonne. Come mi è stato detto, i primi cultori di questa Abbazia pare fossero i monaci greci basiliani. Non si sa come, forse perché i monaci furono espulsi o perché si estinsero, i beni di questa Abbazia furono assegnati all’Ill.stre Ordine Equestre di San Giovanni di Gerusalemme, in particolare furono amministrati dalla Commenda di Maruggio. In verità, in passato circa 480 jugera volgarmente tomoli o moggi, secondo le misure agrarie della città di Ceglie, furono permutati con altre terre dal Commendatario CHISIO ROMANO col Canonico Giovanni Nannavecchia della città di Ceglie».

Mentre nell’Archivio Vaticano esiste una Bolla del 29 gennaio 1393 con la quale il Papa Bonifacio IX (Pietro Tomacelli, fu Papa dal 1389 al 1404), dopo aver trasferito da Ceglie il Priore all’Abbazia di Santa Maria di Ferrorelle, nei pressi di Brindisi, affida il monastero ed i suoi beni al Canonico Nicola Godano di Brindisi:


“…cum itaque prioratus Sanctae Mariae Annunciatae de Cilio de Gualdo, ordinis Sancti Basilii, Horitanensis dioecesis, quem dilectus filius Raphael abbas monasterii Santae Mariae de Forbellis, dicti Ordinis, Brundisinae dioecesis, tempore promotionis per Nos factae de eo ad ipsum monasterium tunc vacans, obtinebat, prout obtinet per huiusmodi promotionem et quamprimum dictus abbas…”.

Da quel momento il monastero non fu più posseduto dai basiliani ma da un Abate commendatario, restò disabitato ed esso andò in rovina. Poi, non si sa come, i suoi beni passarono nell’amministrazione dei Cavalieri di Malta. I documenti relativi questo periodo sono conservati nell’Archivio Storico di Napoli. Dalle Visite Pastorali della fine del ‘600 sino a tutto il ‘700 si scopre che la chiesa dell’Annunziata era beneficio degli Arcivescovi di Napoli, anche questo altro passaggio resta per ora sconosciuto.
dg

6 commenti:

smemorato ha detto...

Riesci sempre a stupirmi e interessarmi, ciao!

Anonimo ha detto...

Grazie di queste stupende notizie.

FRANCO ha detto...

l'anonimo sono io FRANCO di s.p.v.

carolemico ha detto...

Ciao DG, finalmente riesco a entrare nei commenti, era un bel pò che non ci riuscivo.

Volevo avvisarti che ho copiato dal tuo blog la foto della Chiesa di Madonna Grotta e di averla inserita in un mio post, se ci sono problemi fammi sapere che la cancello. Vedi qui
http://carolemico.myblog.it/archive/2012/04/04/puglia-antiche-costruzioni.html

carolemico ha detto...

Ciao DG. Tanti auguri di buone festività pasquali a te, ai tuoi confratelli e a tutti i lettori del tuo bolg.

carolemico ha detto...

Ciao DG. Tanti salutoni.